battesimo confermazione
La nascita di un bimbo/a è una gioia immensa seguita dalla ricnoscenza al Signore per questo dono e, talvolta, dalla richiesta da parte dei genitori del battesimo del figlio/a, segno della grazia di Dio e del suo amore, in una promessa che accompagna l’intera vita del bambino/a. Il battesimo dei figli dei credenti è una prassi che si è diffusa a partire dal IV secolo e i Riformatori l’hanno difesa: le chiese valdesi e metodiste conservano questa prassi, anche se non in modo esclusivo, mentre le chiese battiste non ammettono il battesimo dei bambini o pedobattismo.
In altri casi, i genitori preferiscono attendere l’età adulta del figlio/a affinché sia il/la giovane a decidere - dopo un percorso di educazione alla fede - per battesimo e confermazione, entrando a far parte a pieno titolo della chiesa, accogliendone responsabilità e impegni in prima persona. Dato che in molte chiese vi sono giovani diversi, vi è una liturgia che è contemporaneamente di battesimo e di confermazione.
L’istruzione del battesimo, nella liturgia, afferma che il battesimo è segno del perdono che riceviamo in Gesù Cristo e della rigenerazione per opera dello Spirito Santo. Il battesimo d’acqua non è un’esperienza di purificazione, ma è la rappresentazione dell’atto con il quale Dio ci strappa alla nostra situazione mortale e ci apre alla vita nuova.
È quindi anche l’impegno di una coscienza che è stata rinnovata da Dio. Con il battesimo siamo incorporati a Cristo, membra del suo corpo che è la chiesa. Non si è semplicemente individui, ma si ha parte nella chiesa; non si vive più per se stessi, ma nel mondo e per il mondo che Dio ha tanto amato.
La collocazione del battesimo nel culto può variare, prima o dopo la predicazione. Per alcuni, il carattere inaugurale della vita cristiana rappresentata nel battesimo trova la sua collocazione nell’apertura del culto, dopo la confessione di peccato e l’annuncio del perdono e la predicazione si rivolgerà ai battezzati in quanto nuovi membri di chiesa. Per altri, la predicazione deve precedere il battesimo in quanto è la spiegazione della Parola di Dio conclude e riassume tutta la catechesi. La liturgia battesimale potrà avvenire o dopo l’annuncio del perdono o dopo la predicazione.
Nel giorno del battesimo viene fatto il dono di una Bibbia poiché il futuro del/la battezzato/a risiede nell’ascolto e nella risposta costante alla Parola di Dio: vivere con Dio è vivere della sua Parola. È opportuno che il dono, accompagnato dalla lettura di un breve testo biblico, sia offerto da un/a catechista o da un membro del Consiglio di chiesa o Concistoro, a nome della comunità.
Segue l’accoglienza e l’impegno della comunità ad accompagnare la vita del/la battezzato/a: questa è la famiglia di Dio in cui dare il benvenuto/a a ogni membro.
Nel fascicolo delle liturgie, aggiornate nel 1997, che si possono scaricare dal sito ufficiale della Chiesa valdese, alla pagina:
http://www.chiesavaldese.org/documents/liturgie/battesimo.pdf vi sono testi liturgici per:
- il battesimo dei credenti,
- il battesimo dei figli dei credenti,
- la confermazione,
- l’ammissione di nuovi membri già battezzati in una chiesa non evangelica,
- l’accoglienza (o presentazione) di figli di credenti.
Le liturgie proposte hanno lo scopo di indicare un ordine e un orientamento teologico fondamentale ma possono essere personalizzate, a seconda delle situazioni e nella concretezza dell’incontro pastorale. Alcune parti, come la formula del battesimo, devono rimanere costanti, anche per mantenere la comunione con le altre chiese.
Anche per quanto riguarda i gesti liturgici la prassi nelle nostre chiese è differenziata. Gli elementi essenziali in ogni liturgia battesimale sono:
- l’istituzione,
- la confessione di fede,
- l’impegno del battezzato e della chiesa,
- la preghiera con l’invocazione dello Spirito,
- l’atto battesimale con la formula trinitaria.