funerale
Nella celebrazione liturgica di un funerale, vi è un’ampia possibilità di testi liturgici. Un tempo, nelle Valli valdesi, non era il/la pastore/a a presiedere un funerale ma un/a laico/a, spesso il Régent, ovvero il maestro della scuola del capoluogo che leggeva alcuni Salmi al cimitero prima della sepoltura. Il/la defunto/a veniva affidato alla misericordia di Dio e alla speranza della risurrezione.
Oggi è frequente che sia il/la postore/a o il/la diacono/a a presiedere il culto di ringraziamento in occasione di un funerale. Nel 1998 sono state aggiornate le liturgie che risalivano al 1953 ma sono state lasciate preghiere e testi biblici per diverse situazioni, cui sono state aggiunte altre situazioni in cui ci si può trovare di fronte, ad esempio il decesso di una persona diversamente abile.
Per la raccolta delle liturgie, vai alla pagina “Documenti” sul sito ufficiale della Chiesa valdese, alla voce “Liturgie”: http://www.chiesavaldese.org/documents/liturgie/funerali.pdf
La chiesa si raccoglie intorno ai famigliari in occasione della morte per annunciare la risurrezione, come consolazione e come promessa. Questo annuncio è in due tempi distinti ma strettamente intrecciati: l’annuncio di consolazione non può essere distaccato ma si traduce in un accompagnamento reale di chi è nel lutto, nel rispetto del dolore, della mancanza di parole, della tristezza per la mancanza. Durante il funerale non ci si rivolge direttamente al defunto in quanto sarebbe una negazione illusoria della sua morte ma si può parlare della sua vita per farne memoria e raccoglierne l’eredità spirituale.
Poiché è anche promessa, l’annuncio della risurrezione va offerto senza timore, nella fede e nella speranza in Dio che è il solo che può chiamare i morti alla vita: Dio ha già detto nella morte e risurrezione di Cristo la parola decisiva. La preghiera esprime la fede in questa nuova realtà e chiede al Signore di venirci in aiuto. Una lettura profonda e semplice è il libro di Paolo Ricca, Il cristiano davanti alla morte, Torino, Claudiana, 1978).
La liturgia si svolge in tre momenti:
- nella casa della persona deceduta o nella camera mortuaria dell’ospedale dove è avvenuto il decesso. Una volta chiusa la bara, vi è un breve momento di raccogliemento, di preghiera e di lettura biblica.
- Nel tempio o nella cappella del tempio crematorio o del cimitero in cui vi è una lettura biblica e una predicazione che può essere preceduta o seguita dall’intercessione; si conclude con il Padre nostro e la benedizione.
- nel cimitero, dove viene rinnovato l’annuncio della promessa e l’espressione della fiducia; si conclude con la confessione di fede e la benedizione, preceduta da un’esortazione evangelica. Quando viene eseguita la cremazione, il momento al cimitero viene posticipato di alcuni giorni, ma la liturgia non viene sostanzialmente modificata.
La comunità continuerà a seguire, attraverso il colloquio e la preghiera, i famigliari.