insediamento
INSEDIAMENTO DI ANIZIANI E DIACONI
Il Regolamento sulle Chiese locali valdesi (RO.4), all’art. 32 stabilisce: Gli anziani e i diaconi sono insediati durante il culto pubblico principale quindici giorni almeno dopo che la loro nomina sia stata comunicata all’assemblea dal pulpito e non più tardi di un mese dopo questa comunicazione.
Anche se il termine è lo stesso, il senso di questo atto è diverso da quello dell’insediamento di un/a pastore/a. Infatti il/la pastore/a ha già ricevuto il riconoscimento della vocazione e il mandato nell’atto della consacrazione.
Per l’anziano/a e il/la diacono/a invece il riconoscimento e il mandato coincidono con l’insediamento. Nell’elezione il riconoscimento è implicito, ma viene sospeso; solo dopo quindici giorni, se non si sono manifestate opposizioni da parte di membri di chiesa, il riconoscimento può avere il suo effetto pieno. Ne consegue che l’insediamento è l’atto con cui la chiesa conferma il riconoscimento della vocazione dei fratelli e delle sorelle che sono stati eletti e affida loro il mandato di esercitare il ministero di anziano/a o di diacono/a, intercedendo per loro. Poiché l’imposizione delle mani è il gesto che accompagna l’invocazione dello Spirito in vista del servizio, è bene che anche l’insediamento degli/delle anziani/e e dei/delle diaconi/e avvenga mediante l’imposizione delle mani (1 Tim. 4,14).
Ogni comunità è libera di esprimere gesti o segni che sottolineino qualche aspetto del servizio o la gioia del momento.
Il Signore con il suo Spirito suscita nella Chiesa i doni necessari alla sua edificazione e alla sua missione. Tra i ministeri che la nostra Chiesa riconosce vi è quello dell’Anziano, con il compito di promuovere le attività ecclesiastiche e di esercitare l’assistenza spirituale e la disciplina nell’ambito della chiesa; con il compito di vegliare sulla vita della comunità, promuovendone lo sviluppo e il rinnovamento; vi è il ministero del Diacono, con il compito si svolgere le funzioni assistenziali e amministrative nell’ambito della chiesa.
Impegno
Cara Sorella / Caro Fratello, sei ora chiamata/o a portare, insieme con gli altri membri del Concistoro / Consiglio di chiesa, la responsabilità di collegare e sostenere il servizio che tutta la chiesa è chiamata a svolgere.
Tu, N., nel tuo ministero di anziano/a, ti impegni a contribuire alla crescita di una vita comunitaria in cui nessuno si senta escluso, ma ognuno si senta incoraggiato a manifestare i propri doni; cercherai di favorire la comprensione reciproca e di sviluppare e mantenere la comunione fraterna.
INSEDIAMENTO PASTORE/A
Il Regolamento sulle Chiese locali valdesi (RO.4), all’art. 16 stabilisce: Il pastore nominato in una chiesa locale, inizia il suo ministero nel corso di un culto presieduto da una delegazione del consiglio di circuito.
L’insediamento di un/a pastore/a, a differenza di quanto avviene per gli anziani e i diaconi, non consiste nel riconoscimento della vocazione e nell’affidamento del mandato a svolgere il ministero, in quanto questo è già avvenuto nell’atto della consacrazione. L’inse- diamento segna semplicemente l’inizio del ministero in una chiesa locale. A questo obiettivo preciso sono rivolti sia l’istruzione, sia l’impegno, sia l’intercessione.
Per annunciare l’evangelo al mondo la chiesa ha bisogno del servizio della predicazione, dell’insegnamento e della cura d’anime. Questo servizio è affidato in modo particolare a N.N. Ascoltatelo/la, utilizzate il suo servizio e i suoi doni, sapendo però che anche lui / lei ha bisogno della vostra testimonianza e del vostro incoraggiamento. Con lui / lei voi vi sottoporrete all’autorità di Cristo, unico capo della chiesa, per cercarne la guida, per invocarne la forza, per riceverne luce, consolazione, perdono.
Caro fratello / cara sorella, tu inizi oggi il tuo servizio in questa chiesa. Lo svolgerai con i tuoi doni particolari e secondo il tuo stile personale, ma avrai anche bisogno di sensibilità per inserirti in un campo in cui altri e altre hanno lavorato prima di te; avrai bisogno di attenzione e fiducia per aiutare i tuoi nuovi fratelli e sorelle a vivere la loro vocazione; avrai bisogno di indipendenza per predicare fedelmente e con autorità secondo il richiamo dell’apostolo:
Siccome siamo stati approvati da Dio che ci ha stimati tali da poterci affidare l’Evangelo, parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori (1 Tessalonicesi 2,4).
Impegno della comunità
Fratelli e sorelle, vi invito ora ad alzarvi per esprimere la vostra volontà di accogliere e sostenere il/la vostro/a nuovo/a pastore/a.
[L’assemblea si alza e un membro del concistoro o consiglio di chiesa legge:]
Ricordiamoci di quello che dice l’apostolo Paolo:
Vi preghiamo, fratelli, di avere riguardo per coloro che lavo- rano in mezzo a voi, che vi sono preposti nel Signore e vi istruiscono, e di tenerli in grande stima e di amarli a motivo della loro opera. Vivete in pace tra di voi (1 Tessalonicesi 5,12.13).
A nome della chiesa di ...................... dichiaro che accettiamo N.N. come nostro/a pastore/a, e ci impegniamo a collaborare con lui/lei, in modo che il suo servizio venga sostenuto da tutta la chiesa.
Impegno del/la pastore/a
E ora chiedo a te, N.N.: sei disposto a vivere la tua fede, a lavorare tra le sorelle e i fratelli di .......................................... mantenendo le promesse fatte al momento della tua consacrazione?
[L’insediato/a:] Sì, con l’aiuto di Dio.
[un membro del concistoro o consiglio di chiesa:]
Padre del nostro Signore Gesù Cristo, ti ringraziamo perché anche oggi ci chiami, uomini e donne, al tuo servizio per annunciare l’evangelo e per lavorare nella tua chiesa.
Per questo compito le nostre sole forze non bastano: donaci tu la capacità di essere tuoi messaggeri.
Rafforzaci e sostienici nel nostro ministero comune, insieme con N. Da’ a lui/lei e a noi pazienza, coraggio, sapienza perché sappiamo prenderci cura gli uni degli altri e guidarci gli uni gli altri, così che insieme possiamo seguire Gesù, vivendo nell’amore e impegnando i nostri talenti al tuo servizio.
Ti preghiamo per il ministero di N. Donagli/le fedeltà e coraggio per testimoniare la tua parola in ogni circostanza.
Donagli/le il tuo amore, affinché possa parlarne con i giovani e gli anziani, con i malati e con chi è in buona salute, con chi è felice e con chi è stanco.
Donagli/le la speranza nel momento del dubbio, quando il ministero sembra non ricevere alcuna risposta; donagli/le sempre uno spirito gioioso.
Rendici pronti a sostenerlo/la affinché tutti insieme, come comunità che ti appartiene, possiamo condividere l’attesa del tuo regno, la passione per l’evangelizzazione, la solidarietà con le creature umane. Per Gesù Cristo nostro Signore. Amen